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CHI SIAMO

chi siamo? ...piu' che altro chi sono

E' molto in voga negli ultimi anni presentarsi sul web con la voce <<Chi Siamo>> a volte giusto per dare idea di essere una ditta, un team, una società o addirittura un'azienda. Nel mio caso sono semplicemente un'amante dell'elettronica.

La mia "Attrazione" verso l'elettronica e le scienze in generale, ebbe inizio fin dall'infanzia, esplose circa all'eta di 10 anni (3a-4a elementare), quando iniziai a "frequentare" un laboratorio di elettronica di riparaz.TV, li, dopo circa due tre mesi, fatta buona conoscienza con il mastro tecnico iniziai ad andare ad aiutarlo quasi assiduamente. Si eseguivano riparazioni TV a domicilio presso i vari clienti, nel 60-70% dei casi si trattava di sostituire on loco la valvola di turno difettosa. Ne ricordo alcune sigle;

  • PL504 finale di riga - (Pentodo di potenza. Può essere utilizzata come finale x Amplificatori Valvolari)

  • PCL86 audio - (Triodo-Pentodo Può essere impiegata piccoli AMP)

  • PCL85 amplificatrice Verticale - (Triodo-Pentodo Può essere impiegata piccoli AMP)

  • PCL82 audio - (Triodo-Pentodo Può essere impiegata piccoli AMP)

  • PY88 diodo raddrizz. per la finale riga

  • DY87 diodo raddrizzatore EAT x Tubo catodico

poi altre che avevano la funzione di (AF - FI, rivelatrici) ma quest'ultime gia' quel periodo stavano "sfumando" soppiantate da circuiti a transistori ma anche dai primi CI (Circuiti Integrati)

Le riparazioni a domicilio si svolgevano regolarmente tutti i giorni da circa le ore 16 fino alle ore 21-22, con picchi nei periodi invernali ma anche estivi fino anche alle 23,30. L'Elettronica e tutto quello che c'era intorno divenne per me un punto fermo, non mancavo mai specie nei giorni dedicati alle riparazioni interne (in laboratorio infatti man mano che il tempo passava, le TV a transistori aumentavano e i guasti erano frequenti.

Nel giro di 2 o 3 anni grazie alla mia costanza avevo appreso molto, anche grazie all'acquisto di riviste dedicate e alla tempesta di domande che giorno dopo giorno ponevo al mio "maestro", che all'epoca devo dire era abbastanza competente, tra l'altro visto anche l'interesse per la materia divenni il suo aiutante preferito.

Nel 76 terza media, tra adolescenza festicciole, piccoli club privati, amici, amiche, musica e quant'altro, ascoltavo gruppi musicali come DeepPurple, PinkFloyd, Creedence avevo "The Dark side of the moon", DeepPurple In Rock ecc.

Fatto stà imparai a strimpellare la chitarra... lì iniziò a piacermi molto quella elettrica, me ne regalarono una ma, ...mancava l'Amplificatore, nel giro di qualche giorno, diventò una fissa averne uno, iniziai a cercarlo usato e contestualmente, misi da parte un gruzzoletto per comprarlo.

Nella mia "metropoli" un comune di 15mila abitanti, quasi tutti agricoltori, purtroppo non era facile trovarne uno, contrariamente ad oggi con i tanti siti internet, all'epoca di Internet non esisteva neanche il termine. Capirete la difficolta' a reperire sto benedetto amplificatore.

Dopo che avevo sparso voce tra tutti, amici e conoscenti, un giorno durante il solito giro di riparazioni discutendo di chitarre ecc. con un tizio chitarrista che conoscevo di vista, saltò fuori che c'era un tale che vendeva un amplificatore usato, 10Watt valvolare, "15 milalire", marca GEM mod.VENUS Gm10 solo testata ...Uauuu un vero miracolo, avevo quei soldi, per me andava benissimo.

Dopo ...a dire il vero, non molte peripezie (il giorno dopo) andammo a prenderlo spostandoci con il ciclomotore di questo "amico", si trovava (guarda-caso) in un laboratorio di riparaz.TV in un comune a 5 Km di distanza da dove io abitavo, lo comprai ritornammo a casa scaricai l'ampli temporaneamente di nascosto dai miei, ma in realtà non ce ne sarebbe stato bisogno, visto che erano abituati a tutti i "traffici elettronici" a cui davo luogo ...mi bastava dire che era di un amico. Era il mese di giugno, vacanze estive, ma purtroppo era anche periodo di cosiddetto spogliamento del vigneto, ...era quasi mezzogiorno non vedevo l'ora di provare il GEM con la chitarra, ma dovevo trovare non dico una cassa ma almeno un'altoparlante.

Avendo una certa esperienza ne collegai uno provvisorio per sentire subito che suono tirava accesi il GEM, suonava, mi piaceva, riuscii a dare solo due tre accordi, e fui chiamato che il pranzo era pronto, mi dissi, ««proprio ora.... ma ok calma... ora vai a mangiare, lo proverai' dopo pranzo»».

Macchè, il calvario inizio' proprio lì, durante il pranzo mio padre disse... ««dopo pranzo sistemati che andiamo 2 - 3 ore in campagna a spogliare il vigneto»». Aahhhh... mi venne quasi un colpo, e fu' cosi che quelle tre ore di campagna quel pomeriggio, "edera dopo edera" non passavano mai, giuro che furono le tre ore piu' lunghe della mia vita. :)

il "dramma" continuò anche nei giorni a seguire, l'ampli anche se solo di 10Watt aveva bruciato tutti gli altoparlanti televisivi da 2Watt che avevo collegato, e altri presi dal laboratorio dove lavoravo. Insomma dopo qualche tempo riuscii finalmente a costruirmi una cassa con altoparlante quasi decente 40W e quindi finalmente potei usare "seriamente" quel "famigerato" Venus Gm10.

Nel 1978, iniziai a frequentare la scuola superiore di elettronica, lì la mia giornata tipo era divisa, scuola la mattina, e pomeriggio-sera laboratorio di riparazioni TV, i compiti la sera tardi.

Nonostante la restrinzione sui compiti a scuola riuscivo bene ricordo, 1° della classe (dico sul serio) in Laboratorio di elettronica, Misure elettriche ed elettroniche, fisica, ed elettrotecnica, poco meno in matematica e inglese e alle altre materie avevo la sufficienza tranne in Italiano che avevo 4 salvo poi che l'insegnante, in riunione visto le altre materie doveva portarlo a 6.

Tantissimi esperimenti ed esperienza acquisita in quelli anni tra scuola con le valvole, facendoci costruire svariati amplificatori singlended, poi in controfase il tutto con tubi EL84, e laboratorio tra riparazioni tv valvolari/ibride/tansistori.

Nel 1980 comprai una Davoli echomusic, montava 2 finali di tipo EL504, per'altro gemelle alle PL504 identiche in tutto (ma diverse solo per tensione di filamento) erano le maggiori impiegate nei circuiti finali di riga sui TV B/N). Ricordo quell'Echo-music aveva una bella dinamica e profondita', un suono incredibile l'ho usata fino al 1983 circa.

Poi ci fu' pian-pianino "l'invasione barbarica" dei transistori, si iniziava a sperimentare con questi, progettini di quà e di là, kit, progetti su riviste come Nuova elettronica, Elettronica 2000, Selezione Elettronica ecc. ma, sinceramente tutta roba sonicchiava ma niente di piu' persino progetti di amplificatori a transistori da 200W alla fine erano (quando veniva bene) acusticamente deludenti, ma non solo,

spesso saltavano dopo pochi minuti di prova mandando in fumo transistori finali come MJ802, e MJ4502 che costavano un occhio della testa.

Cio' succedeva,

  1. perche' molto spesso i componenti (al silicio) non erano di qualità.
  2. i progetti sulle riviste erano fatti da pivelli oltre ad errori vari di progettazione spesso i finali erano "tirati per il collo".

Dico questo semplificando molto, se per tirare 100Watt RMS da una coppia di transistor finali che sopportano 70-80Watt ciascuno max, faccio la somma 80+80 160Watt li alimento con la loro tensione quasi massima, alzando il volume massimo a 3/4 stiamo a 100Watt e quindi e tutto OK ,(se si ragiona cosi', questi sono i conti della serva) e' certo che quell'ampli funzionera', ma per 2 minuti e poi salteranno i finali. ovviamente diciamo che la stabilita' dipende anche da molti altri fattori ma il primo fattore deve essere che la potenza a cui e sottoposto un transistor deve essere 1/4 di quella dichiarata sui datasheet. (questo in linea di massima per avere una ottima stabilita').

La soluzione per ottenere potenza era quella di collegare per ogni fase piu' transistori in parallelo ed alimentarli con tensioni adeguate dico "era" perche' oggi ci sono sul mercato componenti piu' raffinati dei semplici transistori, ma queste cose le tratteremo in apposite pagine.

A proposito di amp con transistors in parallelo, nell'83 sperimentai un 100Watt mono con 4 comuni 2N3055 collegati in parallelo, rendeva una certa potenza ed era abbastanza stabile anche termicamente ricordo che quel progetto uscito su una Elettronica 2000 ando' a ruba ne costruii vari esemplari era molto resistente e sonorizzava discretamente anche club e discoteche dell'epoca.

Un'altro progetto dell'epoca fu un 100+100Watt a mosfet complementari che ancora oggi funziona regolarmente. Prossimamente il link quì

Poi intorno al 1985 la costruzione amplificatori andò a sfumare (dedicandomi ad altri settori dell'elettronica, come,l'informatica, la sintesi del suono ed i synthetizzatori ecc.)

Tornando indietro di qualche anno sul piano informatica la tecnologia andava avanti, non stavo certo a grattarmi le mani ma ne strizzavo l'occhiolino, intorno al 1979 comprai (alla cifra di circa 840 milalire) il glorioso "Commodore C64 con registratore ««mamma mia che ricordi»»", in pochi mesi imparai il BASIC e un po' di ASSEMBLER di tale macchina, tra l'altro per quei tempi il cosidetto SID (chip sonoro) del C64 era potente ricordo che programmai svariati SEQUENCER STEP BY STEP con routine in linguaggio macchina,

il sequencer ripeteva le note che premevo sui tasti, la barra faceva da play o stop + e - variavano la velocita' suonava anche sweepando il DCF sia con l'insulsione dell'ADSR che con la modulazione dell'LFO, ma la lentezza del registratore al caricamento mi logorava, percui aggiungendo altre 540 milalire comprai la famigerata unita' 1541 che migliorava il tutto ma non piu' di tanto.

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